Redesign before resign: cambiare lavoro senza cambiare azienda
Se potessi dire una cosa a ciascun professionista che vuole cambiare lavoro, sarebbe questa:
Il lavoro perfetto non esiste.
Ma esiste il mindset giusto con cui viverlo.
Per anni me lo sono chiesta anche io: “Qual è il lavoro perfetto per me?”
Come se da qualche parte ci fosse l’azienda ideale, un contesto su misura, il ruolo che mi stesse aspettando.
Dopo aver lavorato in diverse multinazionali, con distinti team, ruoli e in diversi Paesi, ho capito una cosa:
non è il contesto a determinare la perfezione del mio lavoro, ma il modo in cui scelgo di viverlo.
Qui entra in gioco il mindset.
Occhio, non mi riferisco alle frasi tipo "pensa positivo" o "se vuoi, puoi".
Quelle sono frasi da cioccolatino.
Qui parlo di realtà, responsabilità e leadership.
Il mindset, infatti, è la lente con cui scegli ogni giorno come guardare e vivere il tuo lavoro:
quali confini tracciare per proteggere le tue priorità
come dare valore nelle conversazioni con i tuoi colleghi e team
come vuoi approcciare una grana lavorativa, lamentandoti o cogliendo la sfida?
e soprattutto il mindset è come scegli di agire e crescere anche quando il contesto non è perfetto.
Quindi, forse non ti serve un nuovo ruolo, ma ti serve un nuovo modo di viverlo.
Come farlo? Te lo spiego subito.
REDESIGN BEFORE RESIGN: cambiare lavoro partendo da dove sei
C’è una frase che amo particolarmente e ripeto a chi mi dice: "Silvia, voglio cambiare lavoro! Da dove parto?".
L'ho sentita durante la certificazione in Design Thinking applicato al mondo professionale:
“Redesign before resign.”
Ridisegna prima di dare le dimissioni.
Mi piace perché costringe chi l'ascolta a cambiare prospettiva.
Invece di cercare una nuova azienda o ruolo, ti invita a guardare ciò che hai con occhi nuovi e a chiederti:
cosa posso cambiare io in questo contesto lavorativo, prima di cambiare impresa?
Dove ho margine di azione, anche se piccolo?
Come posso agire da protagonista, non da vittima?
Sia chiaro, il mio non è un invito a restare dove l’ambiente è tossico, le soluzioni vane e non ci sono vie d’uscita.
Il “Redesign before resign”, infatti, non nega le difficoltà, ma riporta al centro le tue scelte.
Ti sprona a non sprecare ciò che puoi ancora trasformare, prima di mollare tutto e a usare il ruolo che hai adesso come laboratorio di evoluzione, invece che come lista di lamentele.
Se c’è un messaggio che voglio lasciarti oggi, è questo:
chi cambia prospettiva, cambia carriera, anche senza cambiare azienda.
Alla prossima,
Silvia
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