Queste parole ti commuoveranno e ispireranno
[Tempo di lettura: 3 minuti per riscoprire leggerezza e vitalità nel mondo corporate]
Oggi non voglio parlarti di best practices per pensare e agire come un vero Executive, chiedere una promozione al tuo capo o ottenere il riconoscimento che meriti sul lavoro.
Invece, voglio condividere la storia di Nadine Stair, che ho letto questa settimana e che mi ha profondamente colpito.
Quando le è stato chiesto: "Se potesse vivere di nuovo, cosa cambierebbe?", Nadine, a 85 anni, ha risposto:
"Se potessi rivivere la mia vita, la prossima volta cercherei di fare più errori.
Non cercherei di essere così perfetta, mi rilasserei di più.
Giocherei di più, anzi, prenderei molto meno sul serio le cose.
Correrei più rischi, viaggerei di più, guarderei più tramonti, scalerei più montagne e nuoterei in più fiumi.
Visiterei più posti dove non sono mai stata, mangerei più gelato e meno fagioli.
Avrei certamente più problemi reali e meno problemi immaginari.
Vede, ero una di quelle persone che viveva con serietà e senso del dovere, ora dopo ora, giorno dopo giorno.
Certo, ho avuto i miei momenti, ma se potessi tornare indietro cercherei di averne di più.
In realtà, non farei altro che cercare di vivere intensamente ogni momento, uno dopo l'altro, invece di passare tanti anni a pianificare il domani.
Ero una di quelle persone che non usciva mai senza un termometro, una borsa d'acqua calda, un ombrello e un paracadute!
Se potessi rivivere, vivrei con più leggerezza.
Se potessi rivivere, inizierei a camminare scalza all'inizio della primavera e continuerei fino a tardo autunno.
Ballerei di più, farei più giri sulla giostra e giocherei di più con i bambini, se avessi la possibilità di vivere di nuovo.
Ma vede, ho 85 anni e so che sto per morire."
Che tu stia puntando a una promozione, cercando di avere maggiore influenza o aspirando a un ruolo da C-Level, spero che tu possa intraprendere questo viaggio straordinario verso il successo con passione, consapevolezza e un pizzico di follia.
Per me, il punto di svolta è stato:
Programmare un momento di riflessione alla fine di ogni settimana (lo chiamo il Weekly Check-In) per capire cosa mi ha reso felice o stressata nei giorni precedenti e prepararmi per la settimana successiva.
Inserire deliberatamente piccoli momenti di piacere e relax nella mia impegnativa routine da executive. Ad esempio, mi piaceva fare la pausa pranzo in un museo, preparare slide in una biblioteca vicino all’ufficio, leggere qualche pagina di un libro durante la pausa caffè o fare colazione con un’amica prima di iniziare a lavorare.
Mi sentivo leggera, libera di concentrarmi sul lavoro senza mettere da parte le mie piccole passioni.
E in quei momenti, mi sentivo davvero viva.
Ti invito a prenderti qualche minuto questo weekend per riflettere su come iniziare a vivere pienamente oggi, così che un giorno, a 85 anni, non ci siano rimpianti, ma solo ricordi straordinari del tuo percorso nel mondo corporate.
A presto,
Silvia