L’organigramma che non vedi è quello che decide davvero
Scopri le 4 strategie, anche con l’IA, per navigare la politica aziendale con lucidità, restando autentico.
In ogni azienda ci sono due organigrammi.
Quello ufficiale.
E quello reale.
Il primo lo trovi sul sito intranet.
Il secondo è invisibile, ma cruciale per capire chi decide davvero.
Ti faccio alcuni esempi concreti di quando stai lavorando dentro l’organigramma invisibile (anche se non te ne accorgi):
In una riunione il commento più ascoltato è quello dalla persona che “non dice quasi nulla”, non ha un ruolo alto nella scala gerarchica, ma sblocca tutto con due frasi incisive.
Un collega con pochi risultati tangibili riceve visibilità costante… perché ha capito prima di te cosa dire, quando e a chi.
Ti accorgi che la vera riunione è già successa... prima della riunione ufficiale. E tu non eri stato invitato.
Capire la politica non è un'opzione.
È una competenza strategica che devi allenare se vuoi che il tuo talento sia una vera leva nella tua carriera.
Perché se lavori duro ma non leggi i segnali del contesto, stai giocando una partita di cui non conosci le regole.
E rischi di fare tanti sacrifici ma di restare ai margini, anche se hai talento e ottieni risultati.
NELL’ARTICOLO DI OGGI
Oggi voglio condividere con te 4 strategie chiave (e uno strumento di Intelligenza Artificiale) che ho messo a punto negli anni lavorando in contesti ad alta politica, in ambienti internazionali e complessi.
Sono il risultato di quattro elementi che rappresentano il mio metodo: esperienza di leadership sul campo, metodo ingegneristico, strategie di executive coaching di Columbia University (dove mi sono certificata) e l’uso dell’intelligenza artificiale come leva per lavorare meglio, non di più.
Ti saranno utili per muoverti con lucidità in dinamiche opache, senza diventare cinico né trasformarti in un politico.
E soprattutto, per sederti al tavolo dove si prendono le decisioni.
Iniziamo.
1. Smetti di considerarla “sporca”
All’inizio, anche io la vedevo così: la politica era qualcosa di sporco, da evitare.
Un gioco di potere che toglieva spazio al merito.
Poi ho capito che era una lettura troppo innocente ed ingenua. Soprattutto se volevo fare carriera nel mondo corporate a livello internazionale.
La politica è parte naturale di qualsiasi sistema umano complesso.
Significa influenzare, negoziare, costruire consenso.
Diventa tossica quando la subisci senza una strategia.
Quando mi trovo in situazioni fumose o ambigue, il mio istinto da ingegnere è sempre lo stesso: portare ordine dove c’è confusione.
E qui entra in gioco l’approccio ingegneristico:
mappare il sistema, identificare le leve, agire con ordine.
Uno degli strumenti che uso spesso, soprattutto con manager e dirigenti appena promossi o assunti in nuove aziende, è la Matrice Potere-Interesse di Edward Freeman.
E’ uno strumento di analisi strategica che aiuta a classificare gli stakeholder in base al loro livello di influenza (potere) e al grado di coinvolgimento (interesse) rispetto a un progetto che devi gestire o una decisione che devi prendere.
Serve per definire quali attori coinvolgere, informare, monitorare o gestire attivamente, così da ottimizzare comunicazione, alleanze e leve decisionali.
Come iniziare la tua Matrice Potere-Interesse
Se vuoi mappare rapidamente i tuoi stakeholder, ecco 3 domande chiave da porti per ciascuna persona chiave:
Quanto potere ha su questo progetto o decisione? (può bloccare, approvare, influenzare?)
Quanto è interessato ai risultati o impatti? (gli importa davvero o solo formalmente?)
Quale relazione ho oggi con questa persona? (alleato, neutro, critico?)
In base alle risposte, colloca ogni stakeholder in uno di questi 4 quadranti:
Alto potere / alto interesse → coinvolgili attivamente
Alto potere / basso interesse → tienili informati e rispettati
Basso potere / alto interesse → ascoltali e valorizzali
Basso potere / basso interesse → monitora, ma con leggerezza
In questo link puoi scaricare gratuitamente il template della Matrice Potere–Interesse (vedi immagine sotto), da usare per iniziare a fare ordine nella fumosità politica della tua area.
Nella sezione sotto “AI at work. For you. With you” troverai anche un prompt per classificare gli stakeholder del tuo organigramma secondo questa matrice.
Ti basterà allegare l’organigramma (se è pubblico puoi usare ChatGPT, altrimenti ti consiglio Copilot) e indicare il tuo ruolo attuale.
Questa matrice è il punto di partenza che uso nei miei percorsi per trasformare contesto e relazioni in azioni concret personalizzate sul tuo ruolo e sui tuoi obiettivi.
Perché quando hai chiarezza su chi conta davvero, smetti di reagire al contesto… e inizi a navigarlo con intenzione.
Conoscendo le regole, e scegliendo come muoverti.
2. ROI mentale: la vera leva nelle situazioni ad alta pressione
Non ho mai amato i contesti politici perché generano ambiguità e pressione.
Però ho capito presto che se non imparavo a gestirli avrei continuato a reagire anziché scegliere. Vanificando così tutto il lavoro che stavo facendo con impegno.
Una delle strategie chiave che ho imparato grazie al framework di executive coaching di Columbia è questa:
trasformare l’emozione da detonatore a leva strategica.
Se riconosci cosa ti attiva sotto stress, puoi tornare lucido.
E distinguere tra urgenze apparenti e leve reali.
Questo e’ quello che chiamo “ROI mentale”:
ogni volta che scegli con chiarezza, invece che reagire di impulso, guadagni autorevolezza, tempo, influenza.
Ogni volta che resti centrato mentre gli altri perdono lucidità, aumenti il tuo valore percepito.
La leadership si misura anche così:
non da come parli, ma da come pensi sotto pressione.
Perché è da lì che nasce ogni decisione lucida, e ogni azione che lascia il segno.
3. Cura la tua “reputazione silenziosa”
Non devi diventare un politico. Ma devi diventare leggibile.
Costruire alleanze quando ancora non ti servono.
Coltivare fiducia prima che scoppi una crisi.
E soprattutto, imparare a rendere visibile il tuo valore, non solo il tuo lavoro.
Photo credits: jeshoots
4. Non ti piace la politica? Usala come palestra.
Lo so: nessuno ambisce a navigare la politica, tensioni sotterranee e ambiguità.
Ma ecco cosa dico a chi si trova imprigionato nei giochi di potere:
se riesci a restare lucido, autorevole e centrato in questo mare agitato, stai allenando una delle skill più rare e richieste della leadership moderna.
Leggere il contesto.
Gestire alleanze.
Prendere decisioni sotto pressione.
Non è solo sopravvivenza: è allenamento avanzato per la tua prossima sfida.
E quando arriverà quel nuovo ruolo, quella promozione o quel cambio azienda, ti porterai dietro una skill che pochi sanno maneggiare.
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UNA LEZIONE DA PORTARE CON TE
Ci ho messo anni a capirlo, e forse anche tu l’hai imparato sulla tua pelle:
non basta essere bravi ed avere talento, se non leggi il contesto in cui ti muovi.
È la prima dura lezione da imparare entrando in azienda:
“Se non conosci la mappa del potere, non stai giocando. Stai subendo la partita.”
Ma se inizi a riconoscerla, puoi decidere quando agire, come muoverti e dove fare davvero la differenza.
Con intenzione, sì, ma senza mai perdere l’allineamento con chi sei.
A sabato prossimo,
Silvia
prima che te ne vada…
Ogni settimana ti condivido una risorsa, un tool o una strategia di intelligenza artificiale che può lavorare per te o con te.
Per semplificarti il lavoro, chiarirti le idee e aiutarti a posizionarti in modo più strategico per il futuro.
Visto che questa settimana abbiamo parlato di politica aziendale, ti condivido uno dei prompt che uso spesso nei miei percorsi per aiutare i leader a fare ordine nel caos relazionale e mappare gli stakeholder davvero rilevanti.
Non è solo un esercizio tecnico.
È un modo per allenarti a usare l’intelligenza artificiale come leva di chiarezza, non come gadget. E per trasformare un organigramma in una mappa strategica che ti aiuta a decidere dove investire attenzione, tempo e relazioni.
Prompt per classificare gli stakeholder nell'organigramma della tua azienda secondo la Matrice Potere-Interesse
📌Istruzioni Operative: inserisci le informazioni in rosso, poi copia e incolla questo prompt in Copilot, ChatGPT o altre IA (solamente se l'organigramma é pubblico, altrimenti usa Copilot).
⚠️ Dopo che l'IA ti ha dato la risposta, verifica sempre che abbia senso e logica per te.
RUOLO
Sei un analista strategico esperto nella gestione degli stakeholder e nella pianificazione della carriera esecutiva.
AZIONE
Classifica le persone presenti nell’organigramma in base alla Matrice Potere–Interesse sviluppata da Freeman, dal mio punto di vista: cioè, in base al potere che hanno sul mio successo (attuale e futuro) e al livello di interesse o coinvolgimento nel mio lavoro.
FORMATO
Presenta il risultato in una tabella a matrice, con l’asse X come Interesse (Basso/Alto) e l’asse Y come Potere (Basso/Alto).
All’interno di ciascun quadrante inserisci nomi e ruoli delle persone corrispondenti.
Sotto la tabella, includi una giustificazione breve (una riga) per ogni persona, spiegando perché l’hai posizionata in quella categoria.
ANTECEDENTI
Organigramma: usa questo allegato [incolla o carica qui l’immagine dell’organigramma della tua azienda]
Il mio ruolo in azienda: [scrivi qui il tuo ruolo attuale, ad esempio: Direttore Commerciale]